APPUNTAMENTO CON LA MATERIA (parte III): il METALLO secondo Hilla Shamia

È un designer israeliano ad avere “inventato” un affascinante processo creativo in cui troviamo, due materiali tanto diversi quanto complementari come il metallo e il legno, fondersi in un’unica creazione: sono le sedute e i tavoli di Hilla Shamia, risultato di un procedimento quasi alchemico che ha riscosso molto plauso nell’ambito della cultura del design d’interni, sforando, grazie alle caratteristiche di unicità, di forte impatto estetico e di ordine concettuale, in un filone di taglio decisamente artistico…

La serie di creazioni ottenute con questa tecnica si chiama Wood Casting e si basa sul riversamento di colate di alluminio fuso nelle fenditure lasciate dalla natura nei tronchi d’albero, un’armoniosa integrazione tra le forme naturali del legno e la scintillante solidità del metallo. Uno degli aspetti più intriganti di questo processo è la capacità di preservare la memoria e l’identità della materia trasformandola al contempo in un elaborato con una funzione e un aspetto contemporanei: il metallo fuso, colato sul tronco, brucia un primo strato di legno aumentando la ricchezza cromatica del materiale, sottraendo la connotazione negativa dell’arsura che qui si armonizza nella giustapposizione metallo/legno, suggellandone la bellezza.

Un esempio di come malleabilità e forza possano convivere nel binomio caldo/freddo, liberando il potenziale creativo della materia che qui si traduce in una sublime manifestazione di unicità ed eleganza.

Visita anche www.hillashamia.com

 

TERRAZZI e GIARDINI PENSILI DAL MONDO: 1000 modi per sfruttare al meglio lo spazio abitativo esterno

Complice questa calda e soleggiata estate, cosa ne pensereste di tornare a casa e godervi un bel terrazzo o giardino (o tutti e due…) pensili?

Una di quelle oasi domestiche dove rilassarsi al tramonto sorseggiando un drink dissetante con gli amici… prendere il sole di giorno…organizzare cenette a lume di candela o allegre grigliatine serali…

Le soluzioni per rendere accogliente, rinfrescante, colorato e comodo il proprio spazio pensile sono tra gli argomenti  preferiti da designer e creativi in ogni parte del mondo e spaziano dai grandi terrazzi di grattacieli metropolitani e ville sontuose, fino ai balconcini abbarbicati nei centri storici dei nostri paesini: abbaini che diventano piccoli scrigni di relax, balconi sospesi a decine di piani da terra trasformati in boschetti fluttuanti…  E c’è chi ha trovato il modo di sfruttare al meglio il proprio roof garden anche d’inverno, fornendolo di una zona “camino” en plain air!

Per regalarvi un’idea concreta di questo trend in atto nel mondo dell’architettura e del design, abbiamo selezionato una sofisticata quanto curiosa carrellata di terrazzi pensili dal mondo, uno scorcio sugli angoli più privati del pianeta e, perchè no, uno spunto per rendere più bello e funzionale il proprio balcone, terrazzo, giardino…

Buona visione!

 

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Come nascono le nuvole…

Ecco a voi NUVOLA LIGHT, una curiosa lampada di realizzazione assolutamente artigianale dall’ingegno della designer milanese Malika Novi.

La tecnologia luminosa è quella a LED, in cui le stringhe di luci vengono applicate su un’imbottitura morbida che dona a questa lampada l’effettiva consistenza “soffice” di una nuvola, mentre per il rivestimento esterno sono state utilizzate scaglie adesive in plexiglass che seguono il pattern a mosaico che contraddistingue la lampada.

Di seguito potrete scoprire i passaggi per realizzare questa semplice quanto sorprendente creazione attraverso una serie di immagini!

 

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Elementary Shapes, la capacità di ridisegnare il tappeto di Vorwerk

Se per noi è solo il marchio che ha inventato il famigerato “folletto”, per molti, nel resto del mondo, Vorwerk (l’azienda tedesca nata oltre settant’anni fa come produttrice di moquettes), è capace oggi di presentare complementi d’arredo di design di estrema ricercatezza, come nel caso della collezione “Elementary Shapes”. Si tratta di un assortimento di tappeti concepiti come “isole” di colore destinate a delimitare “aree di accoglienza”, ideali per il contesto domestico quanto per quelli di rappresentanza e l’ufficio.

Il creatore è Werner Aisslinger, industrial designer berlinese di fama internazionale, la cui ispirazione è tratta dall’idea che “le forme elementari rientrano nella nostra percezione quotidiana della spazialità architettonica” come già è accaduto nella recente storia del design con l’era del Gruppo Memphis, il collettivo fondato da Ettore Sottsass all’inizio degli anni ’80 a Milano, la cui base estetica si fondava sul mix di colori accesi, forme geometriche e un recupero sapiente del kitsch.

In particolare, i modelli “Mito” e “Leaf”, sono quelli che meglio riassumono la versatilità e la capacità di dare tono e calore anche ad ambientazioni sobrie; si tratta di tappeti che ricalcano forme esistenti in natura ma come il risultato di un interessante “assemblaggio” di figure geometriche, la cui giustapposizione non è dissimulata ma anzi enfatizzata dall’utilizzo di bande in feltro o in materiale luminescente che porzionano il modello in un numero variabile (e personalizzabile) di forme geometriche di base. Il risultato è una stupefacente combinazione di uso intelligente della spazialità ed una interessante accostamento di colori in grado di imprimere all’uso del tappeto, un nuovo significato.

 

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Il design personalizzabile da giardino di Jujube

Jujube easy chair è un assortimento completo di arredi ideali per giardino e per interno disegnato dall’equipe milanese di 4P1B Design Studio per Chairs&More; comprende sofa, poltrone, chaise-longue e sedie caratterizzati da una linea distintiva basata sull’intreccio ortogonale di tubolari in metallo: l’intera collezione presenta infatti uno schienale tubolare che, in base al modello, può variare d’inclinazione, determinando una maggiore o minore prominenza della seduta.

Ma la vera particolarità della collezione è la capacità di adattamento degli elementi che rende Jujube un vero e proprio SISTEMA COMPOSITIVO, in grado di dare vita a innumerevoli soluzioni sia in termini di finiture che a livello strutturale. Per esempio, il sofa potrà avere due sedute, fatto a panca o ottomana, avere due schienali o essere asimmetrico, essere utilizzato all’esterno o all’interno, tutte combinazioni a scelta.

Interessante la lavorazione di materiali e materie prime che rende i prodotti della linea Jujube idonei anche alla “vita all’aperto”, grazie al trattamento di galvanizzazione vissuto dalle lamine di larice, ai tessuti in corda nautica, testati per resistere ai raggi UV e all’umidità.

Una proposta ideale per il giardino che, per la qualità delle materie prime, l’assortimento di  colori e la possibilità di personalizzazione, si pone come una vera e propria collezione di mobili di design, perfettamente adattabile anche al contesto interno.

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