APPUNTAMENTO CON LA MATERIA (parte III): il METALLO secondo Hilla Shamia

È un designer israeliano ad avere “inventato” un affascinante processo creativo in cui troviamo, due materiali tanto diversi quanto complementari come il metallo e il legno, fondersi in un’unica creazione: sono le sedute e i tavoli di Hilla Shamia, risultato di un procedimento quasi alchemico che ha riscosso molto plauso nell’ambito della cultura del design d’interni, sforando, grazie alle caratteristiche di unicità, di forte impatto estetico e di ordine concettuale, in un filone di taglio decisamente artistico…

La serie di creazioni ottenute con questa tecnica si chiama Wood Casting e si basa sul riversamento di colate di alluminio fuso nelle fenditure lasciate dalla natura nei tronchi d’albero, un’armoniosa integrazione tra le forme naturali del legno e la scintillante solidità del metallo. Uno degli aspetti più intriganti di questo processo è la capacità di preservare la memoria e l’identità della materia trasformandola al contempo in un elaborato con una funzione e un aspetto contemporanei: il metallo fuso, colato sul tronco, brucia un primo strato di legno aumentando la ricchezza cromatica del materiale, sottraendo la connotazione negativa dell’arsura che qui si armonizza nella giustapposizione metallo/legno, suggellandone la bellezza.

Un esempio di come malleabilità e forza possano convivere nel binomio caldo/freddo, liberando il potenziale creativo della materia che qui si traduce in una sublime manifestazione di unicità ed eleganza.

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